lunedì 30 maggio 2016

IL MAGNIFICAT, ANNUNCIO DI GIOIA

Ko Ha Fong, M.
Pubblicato in: "Da mihi animas".
 Rivista delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
(1992)11, pp. 430-433.
"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore". Le prime battute del Magnificat danno  subito il tono festoso e gioioso a tutto il canto, e al di la del canto, a tutto il Vangelo, che e per natura sua, una lieta notizia.
La  gioia  di Maria nel Magnificat prelude all'annuncio dell'angelo a Betlemme: "Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo" (Lc 2,10), alla proclamazione profetica di Gesù nella sinagoga di Nazaret: Lo Spirito "mi ha mandato per annunciare ai poveri un lieto messaggio" (Lc 4,18) e alla "grande gioia" dei discepoli nell'incontrare il Risorto a Gerusalemme. Betlemme, Nazaret, Gerusalemme: dove passa Dio "tutto canta e grida di gioia" (Sal 65).
Come  l'aurora che precede il sole, Maria precede questo lieto passaggio di Dio nel mondo. E la prima evangelizzata, la prima destinataria del lieto annuncio. In lei la salvezza irrompe nella storia, con lei inizia la "pienezza del tempo" (Gal 4,4), per mezzo di lei Dio "cambia il lutto in danza" (Sal 29). Il suo cantico celebra quest'evento tanto atteso e al tempo stesso sorprendente ed improvviso; esso mantiene intatti, nei secoli, lo stupore, l'incanto, la commozione profonda di quel momento singo­lare.

domenica 8 maggio 2016

Proposal for the Novena to Mary Help of Christians May 15 – 23, 2016 ING


            For Don Bosco, Mary Help of Christians was a living presence in his own life, in the Oratory, and in the life of the poor boys who attended it.  Mary is actively present in the history of the Church, of humanity, and of our Community.  She is a maternal presence and mediatrix of grace for her children and a Mother who continues to fight against the evil that surrounds and menaces us.  When Don Bosco used to propose to people to “make a novena,” he did so convinced of the motherliness and mediation of Mary. 

Propuesta para la Novena de María Auxiliadora 15 – 23 mayo 2016 SPA

            Para don Bosco, María Auxiliadora era una presencia viva en su misma experiencia, en el oratorio y en la vivencia de los niños pobres que lo frecuentaban. María está presente en la historia de la Iglesia, de la humanidad y de nuestras comunidades. Una presencia materna y mediadora de gracia para sus hijos, una Madre que continúa su lucha contra el mal que nos rodea y amenaza. Cuando don Bosco proponía a las personas hacer una "novena", lo hacía convencido de la maternidad y la mediación de María.

Proposta per la Novena di Maria Ausiliatrice 15 – 23 maggio 2016 ITA


            Per don Bosco Maria Ausiliatrice era una presenza viva nella sua stessa esperienza, nell’oratorio e nel vissuto dei ragazzi poveri che lo frequentavano. Maria è attivamente presente nella storia della Chiesa, dell’umanità e delle nostre comunità. Una presenza materna e mediatrice di grazia per i suoi figli, una Madre che continua a lottare contro il male che ci circonda e minaccia.

Proposta para a Novena de Maria Auxiliadora 15 – 23 maio de 2016 PORT

      Para don Bosco, Maria Auxiliadora era uma presença viva na sua própria experiência, no oratório e na vida dos jovens pobres que o frequentavam. Maria está ativamente presente na história da Igreja, da humanidade e das nossas comunidades. Uma presença materna e mediadora de graça para os seus filhos, uma Mãe que continua a lutar contra o  mal que nos circunda e ameaça.

Proposition pour la Neuvaine de Marie Auxiliatrice 15-23 mai 2016 FRAC


         Pour don Bosco Marie Auxiliatrice était une présence vivante dans sa vie, dans le  patronage et dans le vécu  des jeunes pauvres qu’il fréquentait.
Marie est activement présente dans l’histoire de l’Eglise, de l’humanité et dans notre communauté. Une présence maternelle  et médiatrice de grâces pour ses fils, une Mère qui est autour de nous  qui continue à lutter contre le mal qui nous menace.

mercoledì 4 maggio 2016

Novena di Pentecoste


Docili allo Spirito

Alcuni spunti per preparare il cuore alla Pentecoste

 Una coincidenza provvidenziale
La novena di Pentecoste quest’anno si apre nel giorno della festa di Domenico Savio e racchiude nel suo cuore, come in uno scrigno, il triduo di Madre Mazzarello. Sembra che i nostri Santi ci vogliano invitare a prendere sul serio l’invito che il Rettor Maggiore ci ha fatto nella strenna di quest’anno: «vivere la vita stando aperti allo Spirito Santo», ovvero lasciarci plasmare e condurre dall’Amore di Dio alla piena conformazione a Gesù, ricordando che la santità è la vocazione di tutti i battezzati!
Lo Spirito è il dito della mano di Dio
Il Padre è il Creatore e l’origine di tutto ed è il nostro futuro: il suo grembo misericordioso è la patria in cui i Santi che ci hanno preceduto ci attendono, in Cielo.
Il Figlio è la Parola del Padre: è il Figlio che ascoltiamo quando meditiamo la Scrittura, nell’Eucarestia tocchiamo il suo corpo e ci nutriamo di Lui. Possiamo guardare a Lui attraverso gli occhi degli uomini e delle donne che lo hanno incontrato, per conoscere e imitare la sua vita santa e così fare nostra la volontà del Padre.
Lo Spirito è la potenza d’amore del Padre e del Figlio che entra nel nostro cuore. È il dito della mano di Dio che oggi ci tocca per sanarci, che apre i nostri occhi e le nostre orecchie perché possiamo vedere e ascoltare Gesù. È il maestro e il medico interiore, che rimuove in noi ciò che ostacola la volontà del Padre, che opera la nostra santificazione, ci libera dai condizionamenti, ci rende capaci di amare i fratelli e le sorelle e così edifica la Chiesa…

lunedì 2 maggio 2016

La Madonna della serpe di Caravaggio

 La Madonna della serpe, anche detta Madonna dei Palafrenieri, è un dipinto non molto conosciuto ma molto prezioso di Caravaggio. Fu realizzato nel 1606 e si trova ora presso la Galleria Borghese di Roma.

Caravaggio ci offre in quest'opera la sua personale interpretazione di un tema molto caro all'iconografia cattolica: Maria Immacolata che schiaccia sotto il suo piede il capo del serpente. L'intuizione geniale del grande pittore italiano, sta nell'aver rappresentato una scena altamente simbolica immergendola nella vita quotidianda della famiglia di Nazaret.

affidamento 8. Aiutaci a vincere ogni forma di male e di peccato

«Aiutaci a vincere ogni forma di male e di peccato
perché con te e come te possiamo glorificare il Signore
ora e sempre. Amen».


Don Ferdinando Maccono, nel primo volume della biografia di Madre Mazzarello, ci offre in poche righe uno spaccato della devozione mariana della nostra Madre e delle prime sorelle di Mornese: «In modo speciale però onoravano la Madonna col titolo di Aiuto dei Cristiani, come Don Bosco aveva raccomandato. Visitavano la sua immagine, e non vi era occasione in cui non ricorressero alla sua intercessione, invocandola con questo titolo glorioso. La Madre in questo non aveva chi, nonché sorpassarla, potesse starle a pari. “La sua devozioni per Maria Ausiliatrice – scrive il Card. Cagliero – era poi senza limiti. La considerava come l’ispiratrice e fondatrice dell’Istituto. E la pregava incessantemente, perché si degnasse di proteggerla e di liberarla dal pericolo di offendere Dio; e perché nessuna delle sue figlie mai si macchiasse di peccato» (Maccono, Santa I 309). Colpisce il fatto che la Madre si affidasse a Maria in modo particolare per chiedere la grazia, per sé e per le sue figlie, di essere protetta e liberata dal peccato. Non si trattava certo, da parte delle nostre prime sorelle, di moralismo o perfezionismo esasperato, quanto piuttosto della profonda consapevolezza che ogni peccato, anche il più piccolo e segreto, impedisce a Dio di operare attraverso di noi la  salvezza del mondo. Quando invece lasciamo a Dio campo libero, facendo tutto ciò che ci è possibile perché la sua volontà si compia in noi e attraverso di noi, allora il Signore è glorificato nella nostra vita e la potenza del suo amore può diffondersi attraverso di noi e raggiungere i giovani che ci sono affidati.